Metodi di Conservazione - pagina 4
Coprire la pentola con il coperchio e portare l’acqua ad ebollizione. A questo punto
l’erogazione del calore può essere regolata ad un livello più basso, ma comunque in grado
di garantire sempre un’ebollizione uniforme e vigorosa. Se il livello dell’acqua dovesse
abbassarsi sarà necessario ripristinarlo mediante aggiunta di acqua bollente che non
dovrebbe essere versata direttamente sui contenitori, ma negli spazi tra un contenitore
e l’altro. Se l’ebollizione dovesse cessare bisognerà aumentare l’erogazione del calore. Se
l’erogazione del calore avviene mediante sistemi ad induzione di calore, la pentola per
la pastorizzazione non dovrebbe essere più larga di 10 centimetri rispetto al diametro
dell’elemento riscaldante.
Il tempo necessario affinché la pastorizzazione sia efficace dipende dal tipo di conserva, dal
tipo di contenitore e dalla sua grandezza. Tale tempo va misurato partendo dal momento
in cui l’acqua raggiunge una vigorosa ebollizione. Nel caso in cui l’ebollizione sia interrotta,
la misura del tempo di trattamento va interrotta e ripresa dall’inizio quando l’acqua bollirà
nuovamente. Nei contenitori di metallo gli scambi termici sono più veloci ed il tempo di
pastorizzazione è minore rispetto ai contenitori di vetro, al contrario contenitori più grandi
necessitano di tempi di pastorizzazione maggiori.
L’erogazione del calore dovrà terminare soltanto quando sarà ultimato il tempo di
pastorizzazione. Dopo 5-10 minuti dal completamento della pastorizzazione sarà possibile
estrarre i contenitori dalla pentola, lasciandoli raffreddare avvolti in una coperta di lana, in
alternativa possono essere lasciati in acqua.
ISPEZIONE DEI CONTENITORI
Dopo la pastorizzazione, il contenuto dei vasetti sarà visibilmente diminuito a causa
dell’estrazione dell’aria. Trascorse 12-24 ore dalla pastorizzazione, quando i contenitori saranno
ben raffreddati, devono essere accuratamente ispezionati per valutare l’ermeticità della chiusura
e il raggiungimento del vuoto. I tappi o le capsule di metallo dovranno apparire leggermente
concavi (incurvati verso l’interno del contenitore). Premendo con il dito al centro della capsula
o del tappo non si deve udire un “click clack”. Un’ulteriore prova può essere fatta battendo con un
cucchiaio sul tappo. Se il tappo emette un suono metallico, la chiusura è ermetica e il contenitore
sotto vuoto, se altrimenti emette un suono profondo, il contenitore non è sottovuoto.
Nel caso in cui siano stati utilizzati tappi con sicura e guarnizione in gomma, il controllo
dell’ermeticità e del vuoto all’interno del contenitore può essere effettuato togliendo la sicura
e provando ad aprire il coperchio facendo una leggera pressione. Se il coperchio non oppone
resistenza significa che non è chiuso ermeticamente e non è sotto vuoto.
Eventuali contenitori in cui non è stato fatto il vuoto e che non sono chiusi ermeticamente
possono essere processati nuovamente avendo, però, cura di sostituire il tappo o la guarnizione.
In alternativa devono essere consumati prima possibile, conservandoli in frigorifero per non
più di sette giorni.
Tutti i barattoli correttamente chiusi, possono essere a questo punto collocati nella dispensa,
previa rimozione di eventuali residui di alimento o di calcare sulla superficie esterna e previa
etichettatura. Nell’etichetta vanno indicate la tipologia di conserva e la data di preparazione.
PRIMA DEL CONSUMO…
Prima dell’apertura di una conserva è necessario ispezionare visivamente il contenitore per
evidenziare eventuali sversamenti di liquido e la perdita del vuoto. Se i tappi o le capsule
metalliche appaiono convessi (incurvati verso l’alto) e premendo con il dito al loro centro
si sente “click clack”, i contenitori non sono più sottovuoto, a seguito dello sviluppo di
microrganismi e conseguente produzione di gas. La stessa produzione di gas può essere
valutata osservando se all’interno del contenitore si apprezzano bollicine di aria che dal
fondo salgono verso l’alto.
Nel caso di perdita del vuoto e dell’ermeticità della chiusura la conserva non deve essere
assaggiata né consumata.
Se non è presente gas, ma all’apertura il prodotto presenta colore o odore innaturale significa
che è alterato e per precauzione non deve essere assaggiato né consumato.
Nei casi sopra descritti la conserva deve essere smaltita in sicurezza. A questo scopo, dal
momento che non è possibile escludere la presenza di tossine botuliniche, sarà indispensabile
detossificare il barattolo immergendolo completamente in una pentola contenente acqua
e facendo bollire per una trentina di minuti. Quando il contenitore si sarà raffreddato si
provvederà ad eliminare il suo contenuto seguendo le procedure di smaltimento dei rifiuti
solidi urbani umidi. Il contenitore potrà essere invece eliminato solo dopo lavaggio
DOPO L’APERTURA…
Dopo l’apertura, le conserve devono essere conservate in frigorifero e consumate prima
possibile. A seconda della tipologia di conserva i tempi di stazionamento in frigorifero
possono variare da 4-5 giorni fino a due mesi.
Le conserve acide o acidificate (sott’olio, sottaceto, aceto aromatizzato) e i vegetali in salamoia
possono essere conservati in frigorifero anche per due mesi.
Le marmellate, le confetture e la passata di pomodoro si conservano anche per una settimana.
I sughi e le salse, gli oli aromatizzati, i succhi di frutta e il pesto vanno consumati entro 4-5
giorni dall’apertura.
Il mantenimento degli alimenti in frigorifero, pur rallentando fortemente la loro degradazione,
non la impedisce. Pertanto è importante sottolineare che, indipendentemente dai tempi di
conservazione sopra indicati, qualora il prodotto risultasse alterato non deve essere assaggiato
né consumato, ma eliminato.
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