Metodi di Conservazione - pagina 3
SANIFICAZIONE DEI CONTENITORI
Spesso questa operazione viene indicata come sterilizzazione dei contenitori e dei tappi.
Bisogna specificare che il termine sterilizzazione si riferisce ad un trattamento in grado di
distruggere tutte le forme microbiche, comprese le spore. Le spore sono molto resistenti al
calore e alla temperatura di 100 °C potrebbero essere necessari anche tempi di trattamento
lunghi più di 5-6 ore.
La corretta definizione del trattamento a cui possono essere sottoposti contenitori e coperchi
in ambito domestico non è pertanto definibile come sterilizzazione ma piuttosto come
sanificazione.
Per non rendere vana la sanificazione, dopo il trattamento i contenitori devono essere lasciati
immersi nell’acqua fino al momento del loro riempimento.
Il trattamento a cui devono essere sottoposti i contenitori dipende anche dalle modalità
con cui verranno poi riempiti. Se il riempimento sarà fatto con prodotti freddi, non è
necessario sanificare in acqua i contenitori, ma piuttosto è consigliabile utilizzare contenitori
perfettamente puliti ed asciutti. Se il riempimento viene fatto a caldo, la sanificazione
e la successiva conservazione dei barattoli in acqua calda fino al loro utilizzo, evita che il
contenitore stesso subisca shock termici durante le fasi di riempimento.
RIEMPIMENTO DEI CONTENITORI
Questa operazione è molto importante e deve essere effettuata correttamente.
I contenitori non vanno mai riempiti fino all’orlo, ma è necessario lasciare uno spazio
vuoto che, nel gergo tecnico, viene definito “spazio di testa”. Tale spazio è indispensabile
affinché all’interno del contenitore si generi il vuoto, inoltre, serve per contenere l’aumento
del volume della conserva durante il trattamento termico.
A seconda del tipo di conserva
è necessario lasciare uno spazio di testa minimo. Nel caso di marmellate e confetture,
si procede riempiendo il contenitore con il prodotto molto caldo poi, dopo la chiusura,
poiché non si effettua un ulteriore trattamento termico, è suffciente lasciare uno spazio di
testa di almeno un centimetro. Per le conserve che dopo chiusura del barattolo necessitano
di un trattamento termico, come per esempio la passata di pomodoro e i sott’aceto, lo
spazio di testa deve essere maggiore, almeno 2 centimetri. Ovviamente lo spazio di testa è
riferito al livello massimo di liquido rispetto al collo del contenitore. Bisogna considerare
anche che gli alimenti, per una ottimale conservazione, devono essere completamente
immersi nel liquido (olio, aceto, sciroppo), pertanto il liquido deve superare almeno di
un centimetro il livello del contenuto. Per evitare che gli alimenti possano restare fuori
dal liquido, è consigliato l’utilizzo di appositi distanziatori in materiale plastico, reperibili
presso i rivenditori dei contenitori.
Per eliminare eventuali bolle d’aria formatesi durante l’aggiunta del liquido, si consiglia di
utilizzare una spatola di plastica muovendola su e giù tra l’alimento e le pareti del contenitore.
L’aria intrappolata intorno all’alimento può causare una perdita del colore in 2-3 mesi di
conservazione a causa dei fenomeni ossidativi che si instaurano nella conserva.
Terminate le operazioni di riempimento, prima della chiusura del contenitore è necessario
pulirne accuratamente il collo utilizzando carta assorbente o un panno che non lasci pelucchi,
al fine di asportare eventuali tracce di prodotto o di liquido. In questo modo la chiusura sarà
ottimale.
Il riempimento dei vasi può essere effettuato a caldo oppure a freddo. Nel caso del riempimento
a caldo è necessario che i contenitori siano mantenuti a una temperatura più simile possibile a
quella della conserva. In questo modo si eviteranno shock termici che potrebbero provocare
la rottura dei contenitori di vetro. Per effettuare al meglio questa procedura sarà necessario
inserire i contenitori all’interno della pentola da utilizzare per la stabilizzazione con un
livello di acqua calda di 4-5 centimetri. Un quantitativo di acqua maggiore potrebbe far
capovolgere i contenitori non ancora pieni.
Il riempimento a caldo, rispetto a quello a freddo, ha il vantaggio di eliminare anche parte
dell’aria intrappolata dai tessuti vegetali e aumenta il grado di vuoto che si può raggiungere
all’interno del contenitore.
PASTORIZZAZIONE DELLE CONSERVE
Come descritto in precedenza, l’unico trattamento di stabilizzazione termica che può essere
applicato in ambiente domestico è la pastorizzazione. Tale trattamento deve essere effettuato
immergendo completamente i contenitori in acqua. In commercio è possibile reperire pentole
create appositamente per questo scopo. Tali pentole hanno il fondo completamente piatto e
sono equipaggiate con una rastrelliera metallica che facilita le operazioni di inserimento e
rimozione dei contenitori. In ogni caso questa procedura può essere eseguita con qualsiasi
pentola. Dal momento che il livello di acqua deve sovrastare almeno di 5 centimetri quello
del tappo del contenitore, si consiglia di utilizzare pentole di una decina di centimetri più alte
dei contenitori da trattare.
Per evitare che i contenitori durante l’ebollizione possano sbattere fra loro con il rischio di
rompersi, si consiglia di avvolgerli in strofinacci o in carta di giornale (gli strofinacci sono la
soluzione migliore). Per evitare contatti troppo diretti tra il fondo bollente della pentola e i
contenitori, questi possono essere posti su una gratella di metallo, un canovaccio piegato o
fogli di carta piegati.
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